L'importanza della passività nelle protesi supportate da impianti

08/05/2025

L'importanza di comprendere diverse soluzioni di scansione per il posizionamento degli impianti, per garantire la passività nei casi di restauro.

Una delle tendenze più recenti che osserviamo attualmente sul mercato riguarda le discussioni sulla grammetria e sui suoi utilizzi. La grammetria è un processo mediante il quale la posizione di ciascun impianto viene identificata in relazione agli altri. Il motivo per cui questo è di fondamentale importanza, soprattutto nei casi All-on-X, è la necessità di passività. Ciò significa che la protesi supportata da impianto deve adattarsi passivamente a ciascuna interfase implantare e non deve influenzare negativamente le altre. Questa è una pratica che eseguiamo con un jig di verifica per garantire la passività e il corretto posizionamento dell'analogo di laboratorio. Spesso, se questo non viene rispettato correttamente, potrebbe fare la differenza tra un esito positivo e un fallimento. La ricerca ha dimostrato che la scansione cross-arch perde accuratezza nella progressione da un lato dell'arcata all'altro. Pertanto, utilizzare solo una scansione intraorale per ripristinare questi tipi di protesi non è prudente; potrebbe produrre una protesi supportata da impianto non adatta e non passiva, compromettendo il successo del caso.

Diversi produttori hanno preso in considerazione questo processo e offrono soluzioni. Alcuni produttori utilizzano telecamere esterne per rilevare la posizione di ciascun impianto contemporaneamente, un sistema chiamato fotogrammetria. Recentemente abbiamo assistito anche all'integrazione della fotogrammetria negli scanner intraorali e persino all'integrazione diretta nel software CAD per l'allineamento automatico, mentre un altro approccio consiste in un'offerta ibrida di verifica clinica analogica con integrazione di laboratorio digitale.

Tutte queste soluzioni garantiscono risultati eccellenti, ripetibili e costanti, ma devono essere in linea con il livello di comfort del clinico. Alcuni clinici si sentono più sicuri come dentisti "con le mani bagnate": preferiscono la sensazione tattile dell'avvitamento di un impianto e potrebbero non sentirsi a proprio agio con il processo di allineamento virtuale della fotogrammetria. I laboratori dovrebbero familiarizzare con altre soluzioni, oltre alla fotogrammetria, per ottenere la stessa passività nel modo più prevedibile e costante possibile, in modo da poter ottenere tutti il ​​miglior risultato per il paziente.

È importante che ogni proprietario e gestore di laboratorio sia al corrente delle esigenze del mercato e della propria clientela, delle soluzioni offerte per tali esigenze e di come integrarle nei propri laboratori odontotecnici, in modo da poter offrire il massimo livello di eccellenza ai propri clienti dentisti e ai propri pazienti.